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Da: OO.SS. e RSU, Sedi di Milano e Segrate

IL PROGRAMMA DELLA FIOM-CGIL PER LE ELEZIONI DELLE R.S.U. NELLE SEDI IBM DI MILANO E SEGRATE

Premessa

Il Sindacato in IBM - e in particolare la FIOM-CGIL che è la componente di maggiore importanza per numero di eletti e per il ruolo che svolge nelle Rappresentanze Sindacali Unitarie (R.S.U.) - si confronta da circa dieci anni con una profonda riorganizzazione aziendale che ha modificato radicalmente le caratteristiche e l'immagine di IBM.

Nella prima metà degli anni Novanta, IBM ha fronteggiato una profonda crisi aziendale e di mercato e ha puntato alla riduzione del numero di dipendenti e del costo del lavoro come uno degli strumenti principali per la risoluzione dei suoi problemi: il Sindacato si è trovato costantemente impegnato in una accanita difesa dell'occupazione, delle professionalità e della presenza aziendale sul territorio nazionale, quest'ultima particolarmente importante per non perdere i contatti con il mondo della piccola e media impresa.

Anche in anni più recenti, la direzione di IBM Italia ha continuato a svuotare l'azienda di risorse economiche e autonomia imprenditoriale, e a ricorrere ciclicamente a iniziative di riduzione del personale, spesso in base a considerazioni di brevissimo periodo.

Ci sembra giusto ricordare a tutti come le RSU IBM - nelle quali i rappresentati aderenti a FIOM-CGIL hanno dato un contributo essenziale - pur in questa difficile situazione siano riuscite a realizzare accordi che hanno difeso e ampliato l'occupazione giovanile e, al contempo, hanno garantito ai più anziani soluzioni ponte verso la pensione di anzianità (vedi i vari accordi sulla mobilità firmati nel corso degli anni fino all'ultimo del giugno del 2002).

Ma negli ultimi anni si è anche incominciato a invertire la tendenza al degrado delle condizioni di lavoro e a firmare accordi sindacali su argomenti e materie che possono influire positivamente sulla qualità di vita e di lavoro di tutti noi. Su queste recenti conquiste vogliamo spendere qualche parola, prima di parlare dei progetti per il futuro.

Dal 2000 al 2003: 3 anni di intenso lavoro

La FIOM-CGIL ha sostenuto la necessità sia di ricontrattare una serie di istituti retributivi e normativi abbandonati da anni, sia di regolamentare l'utilizzo dei nuovi strumenti di lavoro e delle nuove soluzioni organizzative.

Già nell'ottobre del 2000, poco prima del precedente rinnovo delle R.S.U., abbiamo definito il problema della reperibilità con un accordo che ne regolamenta tutti gli aspetti e rende esigibili le prestazioni e la disponibilità lavorativa al di fuori del normale orario di lavoro (vedi: http://www.rsuibm.org/2000o035.htm ).

Dopo un attento lavoro di analisi sull'orario di lavoro, sull'organizzazione e sulle condizioni di lavoro, abbiamo avanzato una serie di rivendicazioni che hanno prodotto, nel giugno 2002 (vedi: http://www.rsuibm.org/2002613.htm ), i risultati che vengono qui di seguito riassunti:

1. Formazione professionale: IBM riconosce implicitamente la scarsità e bassa qualità della formazione professionale e accetta di costituire una commissione paritetica con il sindacato per progettare iniziative e interventi al riguardo;

2. Importo forfettario: viene incrementato da 6,20 a 15 e vengono ampliate le condizioni che lo rendono esigibile (trasferte che prevedono un pernottamento, oppure spostamenti giornalieri presso sedi distanti più di 150 Km. con durata del tempo di viaggio complessivo superiore a 3 ore quando non compreso nel normale orario di lavoro)

3. Diaria in alternativa alla nota spese: viene incrementata da 30.99 a 40 ;

4. Pasti ristorante: il rimborso del pasto meridiano viene incrementato da 12,91 a 14 , quello per la cena da 28.41 a 31 ed il massimale giornaliero viene perciò portato a 45 ; viene inoltre ottenuto un incremento del rimborso per le consumazioni presso snack (varie comune sede di lavoro) da 6.20 a 8 ;

5. Codici 99: viene introdotta la possibilità di utilizzo anche a ore per un massimo di 16 annue;

6. Cicli terapeutici e patologie gravi: vengono introdotti permessi retribuiti per un massimo di 32 ore annue (a fronte della presentazione di opportuna documentazione sanitaria);

7. Prestazioni in giornata di sabato: anche gli exempt ottengono un trattamento analogo a quello in precedenza applicato ai soli not exempt (bonus di 2 ore per le prime 4 lavorate, bonus di 3 ore per le ore lavorate successive alle prime 4; le ore effettivamente lavorate, arrotondate alla mezza giornata superiore, andranno inoltre recuperate, tramite permesso retribuito, entro 3 mesi);

8. Prestazioni fra le ore 22 e le 7: anche agli exempt viene applicato il trattamento prima applicato ai soli not exempt (pagamento delle sola maggiorazione del 65% sulle ore effettivamente lavorate e recupero, entro 3 mesi e tramite permesso retribuito, delle ore effettivamente lavorate);

9. Assegnazioni e distacchi: viene ottenuta trasparenza sulla mansione, piani di vendita e normativa applicata presso il cliente a cui si è assegnati;

10. Trasferte: ottenuta la costituzione di una commissione paritetica per l'analisi del fenomeno e la sua costante monitorizzazione anche ai fini di individuare soluzioni alternative alla trasferta; vengono inoltre ottenuti interventi finalizzati a migliorare la sicurezza di chi lavora in trasferta e ad evitare una spregiudicata dilatazione dell'orario di lavoro;

11. Uso auto propria: viene costituita una commissione che porterà, l'8 maggio 2003, ad ottenere un accordo attraverso il quale viene sensibilmente migliorato il rimborso esigibile (ad esempio: introduzione di una terza fascia di rimborsi chilometrici che tenga conto dei costi di percorrenza per le vetture a benzina di cilindrata superiore ai 1.500 cc e incremento del 9% di tutti i rimborsi chilometrici, compresi quelli della terza fascia appena creata)

12. Variable Pay: vengono poste in atto iniziative di pressione e viene ottenuto un tavolo negoziale per sanare le irregolarità commesse da IBM attraverso il riassorbimento dal V.P. degli incrementi retributivi derivanti dalla contrattazione nazionale; grazie al citato tavolo il sindacato convince IBM a non operare più assorbimenti a partire da gennaio 2003 ripristinando il superminimo al valore precedente gli assorbimenti medesimi, ad attribuire a tutti i lavoratori indistintamente un V.P. e, infine, a ridurre l'incidenza della retribuzione variabile su quella globale trasferendo alla retribuzione fissa una quota pari al massimo al 3% delle competenze del mese di luglio 2003;

13. Telelavoro: viene costituita una commissione che riuscirà ad ottenere un accordo recentemente ricontrattato migliorandolo; il telelavoro viene regolamentato nelle sue tre forme (mobile, occasionale e a domicilio) definendone normative e rimborsi applicabili.

Un altro importante risultato ottenuto alla fine del 2003 riguarda le garanzie sull'orario di lavoro delle persone a part time: esso non può essere modificato senza il consenso del lavoratore o lavoratrice interessati (vedi: http://www.rsuibm.org/20031224.htm ).

I risultati fin qui descritti sono il prodotto dello sforzo di elaborazione e contrattazione delle RSU, nelle quali gli aderenti alla FIOM-CGIL hanno dato un contributo quantitativamente e qualitativamente determinante. Questi sono risultati su cui si può sviluppare ulteriormente l'intervento a tutela degli interessi collettivi e individuali di tutti i lavoratori IBM.

I progetti per i prossimi 3 anni

Innanzitutto occorre tenere sotto controllo la dinamica retributiva per quanto riguarda istituti come l'importo forfettario, la diaria in alternativa alla nota spese, i vari rimborsi spese, il tariffario uso auto e la reperibilità per mantenerli adeguati alle spese che i lavoratori effettivamente sostengono a fronte della loro prestazione professionale. Va inoltre gestita la massa di dati e di informazioni riguardanti l'orario di lavoro per assicurare sempre il rispetto degli accordi sottoscritti e una media settimanale lavorativa sempre riconducibile alle 40 ore.

Uno degli obiettivi che dovremo porci è anche quello della trasparenza della busta paga: già molto è stato fatto nel passato, ma permangono condizioni di ambiguità che impediscono ad ogni lavoratore una lettura e una comprensione del proprio cedolino retribuzione. Il superminimo individuale, infatti, risulta composto di quote non assorbibili e, per un numero di lavoratori che non siamo attualmente in grado di calcolare, anche di quote assorbibili. Ciò è il risultato di tutte le operazioni fatte sul Variable Pay e sugli incrementi del minimo contrattuale derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale: dovremo ottenere che IBM divida la voce superminimo individuale in due contenenti, rispettivamente, le quote non assorbibili e quelle eventualmente assorbibili.

Va poi mantenuta alta la guardia per quanto riguarda l'occupazione. E' infatti necessario verificare quanto abbiano inciso le recenti acquisizioni realizzate da IBM (Lotus, PWC, Rational…) sull'organizzazione del lavoro e sulla competitività aziendale, e tenere sotto controllo l'utilizzo di lavoro interinale e temporaneo.

In tema di occupazione è necessaria una particolare attenzione alla presenza femminile e alle pari opportunità. E' indispensabile partire da una conoscenza approfondita dell'organizzazione del lavoro e dei vincoli o condizionamenti che essa procura alle donne. Tre sono i terreni principali di intervento: lo sviluppo professionale e retributivo, le problematiche di origine personale e familiare e le relative tutele, le forme diverse attraverso le quali può essere resa la prestazione professionale. Non esiste sviluppo professionale e retributivo senza un'adeguata formazione professionale, ma soprattutto non è possibile la mobilità verso figure a più alto contenuto professionale, se non sono disponibili percorsi formativi che lo consentano. Il sindacato e le RSU devono quindi progettare, all'interno di una più generale piattaforma rivendicativa sulla formazione professionale, interventi mirati a garantire alle donne le stesse possibilità di accesso ai profili professionali più pregiati, oltre che essere sempre disponibili ad intervenire in tutti i casi di diritti negati. Per quanto riguarda le problematiche di origine personale e familiare, è urgente un'ampia campagna d'informazione sulle normative contrattuali e di legge riguardanti il part-time e sulle tutele che la legislazione vigente offre in base alla Legge 53 del 2000 (vedi:http://www.rsuibm.org/rif_mat.htm). Un'altra opportunità per rispondere alle problematiche appena descritte è il telelavoro che, per quanto riguarda in particolare quello svolto presso il domicilio e con modalità estremamente flessibili, può rappresentare una soluzione capace di conciliare esigenze personali e professionali.

E comunque, tutta la tematica del telelavoro dovrà essere seguita con attenzione: in particolare bisognerà rendere effettivamente esigibile il telelavoro a domicilio in assenza di obiettive controindicazioni e impedire che quello occasionale venga utilizzato in sostituzione del domiciliare.

In prospettiva, una della sfide più importante riguardi la nuova visione della professionalità teorizzata dai maggiori consulenti mondiali di organizzazione del lavoro (come l'Hay Group) e in parte applicata anche in IBM. Secondo questa visione, le tradizionali abilità tecniche e professionali sono solo un aspetto, e spesso neanche il più importante, delle competenze che l'azienda considera pregiate dal proprio punto di vista. La capacità di comunicare e convincere, se non di manipolare, l'interlocutore è valutata ben di più; e più di ogni altra cosa la capacità di esercitare una leadership orientata alla massimizzazione degli obiettivi di profitto (a breve termine …) aziendali. Ciò significa che al lavoratore è sempre meno richiesto di fornire una prestazione oggettivabile e sempre di più di mettere a disposizione dell'azienda tutte le risorse della propria personalità individuale e sociale. Ciò non può non avere un alto costo emotivo per i lavoratori, ma i canali di comunicazione che finora abbiamo attivato verso di essi si sono dimostrati incapaci di veicolare questo disagio. Dobbiamo provare a mettere mentalmente da parte le cose che facciamo già abbastanza bene (e che dovremo continuare a fare bene), ma che appartengono all'era del "sindacalismo della prestazione", e immaginare come comunicare con questo nuovo tipo di lavoratore così in difficoltà nel definirsi in modo autonomo e di distinguere i propri interessi da quelli aziendali. D'altra parte, è innegabile che questa ridefinizione della professionalità contenga un nucleo di verità: se le operazioni ripetitive, meccanizzabili sono in via di assorbimento da parte degli strumenti informatici, quello che rimane fuori – le cose imprecise, o in forte mutamento, o incongruenti, o che non esistono ancora – diventa l'elemento caratterizzante del lavoro e richiede livelli sempre più alti di competenze di comunicazione, negoziazione, coordinamento e direzione. Come FIOM-CGIL dovremo mantenere una curiosità costante verso questa trasformazione, anche per evitare che la direzione aziendale, governando in modo maldestro e miope il mutamento, abbandoni larghi strati di lavoratori all'immobilismo culturale e organizzativo e all'obsolescenza professionale. L'esperienza degli anni Novanta difficilmente può indurre qualcuno all'ottimismo: serve un Sindacato autorevole, e non subalterno alle scelte aziendali, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori dai rischi insiti in questa trasformazione, e per permettere loro di coglierne il più possibile gli aspetti positivi e stimolanti.

Un obiettivo di grande importanza, non solo sindacale ma anche più generalmente civile, è la realizzazione di un accordo sindacale sul trattamento dei dati. IBM detiene una mole imponente di informazioni sulla vita professionale (e non) di ogni lavoratore: si tratta di dati sulle transazioni professionali effettuate, sull'accesso alle banche di dati, sull'accesso alle sedi e aree chiuse, sull'uso del telefono, sui collegamenti da casa o in viaggio; forse un domani anche sugli spostamenti in auto (mediante il GPS), o sull'identificazione personale utilizzando sistemi biometrici. Tutte queste informazioni dovrebbero essere ottenute e gestite nel rispetto dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori e della Legge sul Trattamento dei Dati Personali ed è nostra opinione che il comportamento aziendale non sia proprio così rispettoso delle leggi appena citate, né sempre all'altezza della complessità tecnologica dei sistemi aziendali.

Per questi motivi abbiamo da tempo presentato all'azienda un'ipotesi d'accordo e sarà necessario battersi per la sua trasformazione in un accordo sindacale oppure ricorrere alla magistratura per ottenere la tutela dei lavoratori dal controllo a distanza dell'attività lavorativa (vedi: http://www.di-elle.it/Leggi/70-300.htm#04 ).

Una cura particolare andrà poi messa nel definire le modalità con cui dovranno operare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. E' un argomento al quale abbiamo sempre dedicato molta attenzione e lo dimostra l'impegno che già molti anni fa dedicammo per informare i colleghi sulla nocività derivante dall'utilizzo prolungato dei videoterminali (vedi: http://www.rsuibm.org/8411vts.htm). Questo impegno consentì all'allora Consiglio di Fabbrica IBM di ottenere significativi interventi finalizzati a prevenire i danni da scorretta postura a cui va incontro chi sta 8 ore seduto a una scrivania, e di conquistare visite oftalmiche biennali poi rese obbligatorie da specifici provvedimenti legislativi. Gli R.L.S. vengono eletti, contestualmente ai rappresentanti sindacali, da tutti i lavoratori e hanno il compito specifico di preoccuparsi in particolare di tutte le tematiche legate alla sicurezza sul posto di lavoro e alla prevenzione degli infortuni. La legge 626 (vedi: http://www.di-elle.it/Leggi/1994-626.htm) impone alle aziende adempimenti precisi in tema di salute e sicurezza e assegna agli R.L.S., oltre che una funzione attiva di controllo sul rispetto di tali adempimenti, il compito di diffondere capillarmente la cultura della prevenzione. Gli R.L.S. devono essere punto di riferimento per tutte le segnalazioni provenienti dai lavoratori per quanto riguarda la salute e l'ambiente di lavoro, adoperandosi, con tutti gli strumenti che il ruolo assegna loro, per risolvere le situazioni di eventuale disagio o di potenziale pericolo. Gli esempi di temi critici purtroppo non mancano: si va dai due incendi in quattro anni avvenuti in edifici aziendali, ai rischi connessi ai sempre più lunghi percorsi in automobile per necessità di lavoro, al degrado delle condizioni di alimentazione (snack da macchinette e fast food per chi si trattiene a lavorare la sera), all'incognita dell'impatto delle nuove tecnologie wireless.

E' necessario dare il nostro contributo alle iniziative che stanno conducendo la FIOM e la CGIL a livello nazionale. Per quanto riguarda la FIOM, a partire dal rifiuto di firmare il recente contratto sottoscritto da FIM e UILM, vanno sottolineate le discriminanti che contraddistinguono la nostra Organizzazione Sindacale. Prima di tutto la democrazia: è impossibile prescindere dal referendum come strumento attraverso il quale tutti i lavoratori possono esprimere il loro gradimento sia nei confronti delle piattaforme rivendicative, sia per quanto riguarda l'approvazione o meno di una intesa sindacale sulle materie di cui sono i destinatari; non è ammissibile che un contratto nazionale di lavoro venga firmato e ritenuto valido senza che tutti i lavoratori si siano pronunciati sul medesimo. Vi sono poi le questioni di merito che riguardano le rivendicazioni da portare avanti: esse devono ripristinare un reale potere d'acquisto delle retribuzioni, il controllo dell'orario di lavoro, il governo delle flessibilità occupazionali e i diritti dei lavoratori, all'interno di una battaglia più generale contro la precarizzazione sempre più spinta dei rapporti di lavoro.

Nella società civile si sta diffondendo una sempre maggiore consapevolezza degli effetti su ciascuno di noi di quell'enorme intreccio di relazioni - economiche, sociali, culturali, etniche, ambientali, politiche - che vengono designate con il termine di globalizzazione.

In alcuni casi, si tratta di rilanciare temi e lotte che già in passato sono state proprie dei settori più avanzati del movimento dei lavoratori, come per esempio la lotta contro l'esternalizzazione di attività verso aree geografiche e forme contrattuali in cui i lavoratori sono molto meno tutelati.

In altri casi, si tratta di affrontare terreni realmente nuovi, verso cui il movimento dei lavoratori ha mantenuto indifferenza o addirittura aperta diffidenza, probabilmente per eccessiva subalternità ai concetti dominanti o tradizionali di "lavoro", "prodotto", "qualità", "sicurezza", "benessere". Magari partendo da situazioni molto semplici e concrete, che toccano la vita di tutti i giorni, come la scelta dei fornitori delle macchinette automatiche, per esempio chiedendo la possibilità di scegliere prodotti del commercio equo e solidale, e prodotti "bio", invece delle solite Coca Cola e Nestlè, aziende peraltro sotto boicottaggio internazionale per crimini contro i lavoratori, i consumatori e l'ambiente.

Conclusioni

Ti abbiamo detto quello che abbiamo fatto, e quello che intendiamo fare. Di seguito troverai una breve descrizione dei nostri candidati. Se condividi le nostre scelte, votaci, per darci il diritto e la forza di rappresentare le tue e nostre idee.

BARILLARI DAVIDE

Assunto nel: 1996;

Lavora nel: gruppo z/OS del centro di supporto ITS e collabora spesso con l'education; fa parte del Websphere EMEA support team;

Come rappresentante sindacale si occupa di: candidato per la prima volta a Rappresentante Sindacale in IBM; è impegnato nel mondo del volontariato (Emergency, Commercio Equo e Solidale, Rete Lilliput, Banca Etica) ed ha responsabilità a livello nazionale.

BERNARDI VALERIA

Assunta nel: 1977

Lavora come: IT Specialist alla Techline, occupandosi dei prodotti Websphere.

Come rappresentante sindacale si occupa di: gestione degli accordi sindacali sul trattamento dei dati e sul telelavoro; problematiche collegate all'applicazione della Legge sulla privacy.

FRONTINI LAURA

Assunta nel: 1977

Lavora come: Analista di Controllo al Servizio Logistica ITS

come rappresentante sindacale si occupa di: segue con attenzione le problematiche relative al personale proveniente da altre società totalmente possedute da IBM nell'area milanese sfruttando anche l'esperienza sindacale maturata in una di esse.

MASTRAPASQUA FRANCESCO

Assunto nel: 1974

Lavora al: Supporto Tecnico Reti Milano

Come rappresentante sindacale si occupa di: gestione delle tematiche riguardanti la reperibilità , l'uso auto , la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

Altri incarichi Sindacali: componente del Coordinamento Nazionale IBM; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza per le sedi di Milano e Segrate.

PAPARATTO MIMMA

Assunta nel: 1981

Lavora come: amministrativa all'SMB & Sectors support

Come rappresentante sindacale si occupa di: gestione di tutte le tematiche riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro e controllo sull'applicazione delle relative norme contrattuali e legislative; segue particolarmente le tematiche legate alla condizione femminile in azienda e le pari opportunità;

Altri incarichi Sindacali: componente del Coordinamento Nazionale IBM; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza per le sedi di Milano e Segrate.

REZZOLLA GENNARO

Assunto nel: 1971

Lavora al: Supporto Locale Port-it di Segrate;

Come rappresentante sindacale si occupa di: gestione di tutte le tematiche riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro e controllo sull'applicazione delle relative norme contrattuali e legislative;

Altri incarichi Sindacali: componente del Coordinamento Nazionale IBM; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza per le sedi di Milano e Segrate.

RIBONI ALFIO

Assunto nel: 1976

Lavora come: amministrativo nel reparto BILLING MILANO;

Come rappresentante sindacale si occupa di: gestione degli accordi sindacali su orario, occupazione e retribuzione; contenzioso in genere e assistenza ai lavoratori su problemi disciplinari e normative contrattuali e di legge, acquisizioni di ramo d'azienda, elaborazione dei dati forniti dall'azienda, sito intenet R.S.U., stampa e propaganda;

Altri incarichi sindacali: componente del Coordinamento Nazionale IBM e del suo Esecutivo; fa parte del Consiglio d'Amministrazione del Fondo Pensione per i dipendenti IBM; componente del Comitato Direttivo della FIOM-CGIL di Milano e del Comitato Centrale della FIOM-CGIL Nazionale.

TALPONE GIOVANNI

Assunto nel: 1981

Lavora al: Solutions Design Center nel progetto referenze e come amministratore DB Lotus per SDC;

Come rappresentante sindacale si occupa di: gestione degli accordi sindacali sul trattamento dei dati e sul telelavoro; problematiche collegate all'applicazione della Legge sul trattamento dei dati personali; analisi dei bilanci IBM, sito internet R.S.U. e formazione;

Altri incarichi sindacali: componente del Coordinamento Nazionale IBM e sostituto rappresentante dell'Italia nel Comitato Aziendale Europeo (IBM E.W.C.).

ZUCCHELLI WALTER

Assunto nel: 1980

Lavora al: Business Control del Customer Fulfilment come amministrativo;

Come rappresentante sindacale si occupa di: gestione degli accordi sindacali sul trattamento dei dati e sul telelavoro;

Altri incarichi Sindacali: componente del Coordinamento Nazionale IBM.